8.5.07

Clara e i suoi travestimenti

Fatta eccezione per il periodo di carnevale, in cui non sapeva mai scegliere un costume adeguato, Clara ha sempre provato un particolare gusto nel travestirsi. Quando era ancora nella casa dei nonni si cambiava mille volte d'abito e cercava modi sempre nuovi di truccarsi.
Non per sembrare più bella, quello l'avrebbe imparato con Clizia, ma per il gusto di guardarsi allo specchio e non riconoscersi. Da qui già si poteva intuire quanto si piacesse...
Col passare del tempo, però, la sua mania di essere personaggio la portò a diverse esagerazioni. Fino ai 15 anni il massimo che tentava uscendo era un trucco molto pesante, come quelli che vedeva nelle foto sulle riviste. Colori accesi come pennarelli brillavano su occhi, labbra ed unghie.
Dal momento in cui cominciò a frequentare Gabriella, le cose si complicarono ulteriormente, visto che insieme ne combinavano di tutti i colori. Pur di vestirsi come le pareva, Clara (poi seguita da Anita) era disposta a cambiarsi d'abito davanti al guardaroba in discoteca, per poi recuperare un aspetto normale quando la mamma fosse tornata a prenderla.
Fuseaux leopardati, corpetti zebrati, magliette fatte con i collant, abiti argentati, look totally dark nelle discoteche dei paninari, cappelli stravaganti. Indossava qualsiasi cosa, a seconda dell'umore. Condiva il tutto con il trucco giusto ed ecco che nemmeno gli altri la riconoscevano, ogni tanto.
Nell'inverno tra il 1985 ed il 1986, Clara aveva un cappello tipo cowboy nero, ma con una sciarpa per tenerlo al posto dei lacci. Lo indossava con una tuta molto aderente grigia scura ed una cintura con borchie ed anelli, oltre ad un paio di stivali neri.
L'anno dopo usava jeans di velluto rossi, dolcevita nero con sopra la casacca a righe di un pigiama di Gianni (bianco e rosso di raso, splendido), mantella nera con cappuccio lunga fino ai piedi e guanti viola lunghi e senza dita (prestati da Gabriella).
Ancora più tardi aveva jeans stracciati con dei calzettoni a righe di ogni colore portati sopra ai pantaloni, con le Superga bianche bucate da sua sorella.
Usava i costumi dei saggi per andare in giro o in discoteca, abbinava qualsiasi cosa pur di non passare inosservata. Cuciva, trasformava, tagliava, sfilacciava, bucava, smagliava.
Che si vestisse da dark o da vampira, da metallara o da aliena, l'importante era non essere se stessa...

Da vedere: "Omicidio a luci rosse" di Brian De Palma

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