14.1.14

No, non sono sparita

Sono qui che corro.
Come corro? Non è da me. Non lo era, non lo so.
So che nel giro di poco tutto si stravolge e cambia, e che siccome tocca adeguarsi ai cambiamenti ora corro.
Procedo con il giornale, un po' saltellando ma con le migliori intenzioni. Ho preso contatti e iniziato a pubblicare i primi articoli. Ma non c'è solo questo.
Venerdì, o forse poco prima di venerdì, mi sono trovata a pensare che per quanto io faccia la sportiva in realtà non mi sono mai davvero messa in gioco. Trasso, avrebbero detto i miei cugini. Sono un bluff.
I miei romanzi li mando in incognito.
Mettiamo il torneo cui partecipo ogni anno. Il primo anno ho mandato una raccolta di racconti paranormal romance o giù di lì, messi insieme in una settimana, buttati giù e nemmeno riletti. Qualcuno di loro sta nella pagina a fianco, rielaborato il minimo necessario alla lettura. Era ovvio che non sarei passata alla semifinale. I racconti non li legge nessuno, non si pubblicano facilmente e risulta difficile giudicare una raccolta leggendo uno o due brani. Poi non curandoli nemmeno. Diciamo che ci ho provato più per curiosità che per sfida. Poi ho saltato un anno e alla terza edizione ho provato col "tascabile", che era l'unico romanzo talmente pop e poco complesso che avevo. Ho dovuto tagliare quasi cento pagine, forse le migliori, per farlo stare nei limiti imposti dal regolamento. L'ho ripulito il giusto e gli ho dato un finale, che prima non aveva. E non l'ho corretto, non c'era tempo. Così il primo anno è stato spernacchiato ma io avevo l'alibi che era una romanzo ciofeca, come tanti altri. Poi l'ho rimandato pari pari cambiandogli genere e sono arrivata in semifinale, ma quel romanzo era da riscrivere (e lo stavo facendo) prima ancora di sapere che esisteva un torneo.
Ovvio che l'alibi restava e che anche a vedermelo bocciare non avrei patito le pene dell'inferno. Non ho voluto mandare "Gli attimi..." giusto perché ci tengo troppo, perché mai avrei dovuto mandare al macello una creatura delicata?
Quindi quest'anno, che non ho più solo il "tascabile" e "gli attimi", ho pensato bene che non volevo farmi una nuova edizione del torneo. Perché sprecare tempo ed energie? Perché mettersi in gioco con un romanzo vero?
E, ok, tutti gli amici scrittori si sono sollevati e mi hanno praticamente obbligata a partecipare. Quindi non sono sparita, sto ripulendo il romanzo vero, quello che ritengo il migliore finora, per provarci sul serio.
E, visto che quando le cose si muovono, si muovono bene...
Oggi è arrivata una proposta editoriale per "Gli Attimi...". Un editore vuole farne un e-book. Uno serio, non roba che paghi per pubblicare. Dopo quasi cinque anni di attesa, anche se è un editore piccolo e il formato digitale magari non è così popolare, sapere che qualcuno crede in un mio lavoro, così personale oltre tutto...
Solo quello basta a farmi contenta, solo sapere che qualcuno ci crede.
Non ho ancora deciso cosa fare, avrei preferito la doppia opzione cartaceo-digitale. Ma a volte non si può scegliere davvero. Ne parlerò con l'editore, credo, e vedrò cosa riesco a spuntare.
Perché ce la posso fare.
E non ho intenzione di sparire. Anzi, eccomi qui con la mia adorata aiutante:
Immagine di Bitstrips.com
 

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