3.8.13

Prime soddisfazioni di agosto

Numero uno, le ferie.
Potersi alzare quando si vuole e dimenticare orari, giorni, appuntamenti... meraviglia delle meraviglie. Ora posso fare ciò che più amo senza interrompere se non per fare qualcosa che amo.
Poi i primi regalini per il compleanno, un paio di orecchini  a forma di teschio decorati alla messicana e Joyland di papà Stephen King. Che non so quando riuscirò a leggere, ma almeno è qui a casa.
Non che mi serva molto altro, oltre a libri e film. Il condizionatore me l'han già regalato e credo che per sopravvivere sia più che sufficiente.
Poi le nuove amicizie e quelle un po' più vecchie ma non per questo meno importanti e tutte le conferme che mi dicono che ho incontrato persone con cui la sintonia non è certo un problema. Le ho chiamate le Paola's Angels, ché mi basta leggere qualcosa scritto da loro e la giornata migliora.
Poi i miei scritti che continuano a "mietere" consensi.
Per le poesie, per esempio. Con queste parole, anche: "se posso permettermi di sconfinare nel privato, la tua forza consiste forse nel non dare a vedere tutto quello che ti sconvolge sensi e cuore. Così questa tua raccolta poetica è una scoperta, è un atto coraggioso di metterti a nudo." E a dirmelo è una scrittrice vera - posto che esistano sul serio queste figure mitologiche - che non si lascia certo trasportare solo dal fatto che mi conosce.
Per Attimi è già successo più di una volta, anche se poi non trova collocazione. Per Sette Stanze succede e succederà e ora, per il nuovo lavoro mi sento dire che: "Il prologo è sublime e ci sono alcune frasi in questo romanzo che avrei preso e citato subito. Brava anche nel gestire tanti personaggi come hai fatto. Finiscilo mi raccomando, ne vale davvero la pena!" dopo sole 70 pagine (oggi 74) di storia messi giù senza pensarci troppo, appena l'idea mi è venuta in mente. Anche qui da una scrittrice, che però si era già immersa nelle mie cose leggendo Attimi. 
Ecco, se per caso in questi mesi avessi avuto dubbi - e li ho avuti eccome - ora mi sento rinfrancata e pronta a faticare ancora sulla tastiera. Che ho delle cose da dire, questo è poco ma sicuro.
Buone vacanze, sto lavorando per noi (perché poi è vero che scrivo per farmi leggere, ma anche a me piace molto).

2 commenti:

monicabionda ha detto...

mi portano in giro! mi fanno fare ginnastica! mi dicono "portati da leggere che non ci sarà altro da fare"... glielo spieghiamo, cara la mia "gemella", che con il signorino piccolo non c'è speranza di stare seduti per il tempo sufficiente alla lettura? (scusa commento off topic ma avevo bisogno di condividere :D)

PaolaClara ha detto...

Se non l'hanno ancora capito da soli... Tu portati da leggere se loro si occupano della belva. ;)