10.10.08

Una cosa che non faccio, di solito

Ascolta, ti ricordi quando venne
la nave del fenicio a portar via
me, con tutta la voglia di cantare
gli uomini, il mondo, e farne poesia...
con l'occhio azzurro io ti salutavo,
con quello blu io già ti rimpiangevo,
e l'albero tremava e vidi terra,
i Greci, i fuochi e l'infinita guerra.
Li vidi ad uno ad uno
mentre aprivano la mano
e mi mostravano la sorte
come a dire "noi scegliamo,
non c'è un dio che sia più forte"
e l'ombra nera che passò,
ridendo ripeteva no...
...
...
E ho visto tra le lampade un amore
e lui che fece stendere sul letto
l'amico con due spade dentro al cuore
e gli baciò piangendo il viso e il petto...
e son tornato per vederti andare
e mentre parti e mi saluti in fretta
fra tutte le parole che puoi dire
mi chiedi "me la dai una sigaretta?"
Io di Muratti mi dispiace, non ne ho
il marciapiede per Torino, si lo so;
ma un conto è stare a farti un po' di compagnia,
altro aspettare che il treno vada via.
Perchè t'aiuto io ad andare non lo sai,
si, questo a chi si lascia non succede mai
ma non ti ho mai considerata roba mia,
io ho le mie favole, e tu una storia tua.
Ma tu non mi parlavi e le mie idee come ramarri
ritiravano la testa
dentro il muro, quando è tardi,
perchè è freddo, perchè è scuro...
E ancora solitudini,
e buchi per nascondersi.
E non si è soli quando un altro ti ha lasciato,
si è soli se qualcuno non è mai venuto
però scendendo perdo i pezzi per le scale
e chi ci passa su non sa di farmi male.
Ma non venite a dirmi adesso lascia stare
o che la lotta deve continuare,
perchè se questa storia fosse una canzone
con una fine mia, tu non andresti via...

Oggi pensavo a un amico che parte e queste parole di Vecchioni mi son venute in mente. Non è mai stato tra le mie citazioni, è una canzone che non ascolto da tempo. L'ultimo spettacolo.
Buon viaggio!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Per un attimo ho temuto fossi diventata poetessa maledetta...

Anonimo ha detto...

Grazie :-)

PaolaClara ha detto...

Romins , maledetta lo sono da una vita. Poetessa più o meno. Forse, quasi.
Grilloz , a presto!

Antonio from Italy ha detto...

Non conoscevo questo brano di Vecchioni...

PaolaClara ha detto...

Non è proprio una novità, è l'ultimo brano dell'album Samarcanda, 1977, che vantava la collaborazione di Angelo Branduardi e Toni Esposito. L'ultimo spettacolo è una canzone dolcissima e amara allo stesso tempo.
Come la partenza di un amico, o la sospensione della poesia ad opera di una realtà non del tutto piacevole.