14.10.08

Ancora sui marciapiedi

Camminavo tranquilla sulla strada di casa con la spesa in mano, sabato. Il carrellino da pensionata rotolava dietro di me, carico a sufficienza. Passo da un marciapiedi all'altro e, tra una cacca e l'altra ne trovo una col cartello.
Si, una cacca col cartello.
C'era scritto: Merda, ma non di cane.
Bene, nel pestarla mi accorgerò della differenza? Porta bene anche la merda non di cane, o ha qualche specifica controindicazione? Oltre alla puzza, si intende.
E per quale motivo uno deve anche metterci un cartello? Tanto gli incivili mica sono i cani che la fanno sui marciapiedi! Sono sempre i padroni, anche se non specificano l'appartenenza del dono marrone a una razza o ad un altra. Quindi perchè specificare? Sempre della stessa merda si tratta, lasciata da chi ha mani e cervello per non lasciarla.
Ma si, in fondo, l'idea del cartello potrebbe essere una novità, una certificazione di origine controllata. Dal produttore al pestatore.
Ecco, che so. Uno con l'alano può scrivere: "Merda di alano". Uno lo sa e la pesta più volentieri della merda di un carlino. O che so, uno sceglie la merda di rottweiler per l'aroma intenso. Insomma, spunterà una figura di intenditore tipo Michele, che decanterà le caratteristiche di una o dell'altra...
Così il cartello potrà darci indicazioni sul proprietario, forse. E per quelle non di cane, chissà. Ci sarà uno spazio per i consumatori di cacca umana? D'accordo che siamo ormai coprofagi, ci mangiamo qualsiasi stronzata, ma da qui a lasciare la propria traccia sul marciapiedi con tanto di cartello...
No! Ci sono! Era una cacca di artista, solo non in scatola. Espressione di quanto velocemente si consuma l'arte in questo mondo che ha fretta. Osservando il lento decrescere dell'escremento, il suo logorarsi e consumarsi fino a diventare una strana macchia sul pavimento si può giungere a una metafora del nostro umano divenire. Merda siamo e merda restiamo.
E perchè usare una scatola, un museo. No, ci vuole un posto speciale, dove sia impossibile non notare l'opera d'arte. E la firma dell'artista, per ora sconosciuto ai più. Un madonnaro che usa la cacca al posto dei gessi. Meravigliosa metafora della lotta al consumismo, della sintonia con l'ambiente. Solo il cartello a proteggere l'Opera dal passante distratto, di fretta, poco interessato all'arte. Geniale!
In fondo a cosa servono i marciapiedi?
Mah?

11 commenti:

Antonio from Italy ha detto...

Un "incontro" del genere meritava una foto! :-)
Sul libro "Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano" c'era una frase che recitava:
"Mangiate merda! Quattrocento miliardi di mosche non possono essersi tutte sbagliate"

Di sicuro chi ha messo il cartello deve essere stato spettatore della "creazione", altrimenti non avrebbe mai potuto saperlo per certo.

PaolaClara ha detto...

Guarda, il mio cellulare non fa grandi foto (perchè per le foto c'è la macchina fotografica) e non avevo dietro la digitale. Però, insomma, proprio fotografare le merde...
E si, credo che fosse lo spettatore, ma la sostanza non cambia, sempre di merda si tratta. Con pedigree.

Anonimo ha detto...

servono per fare da viatico a piedi di persone che lo guardano, che non si guardano negli occhi..dicono di guardarlo per schivare le merde..ma la realtà è che lo guardano per evitare altri occhi.

Anonimo ha detto...

Io preferisco la merda di carlino a quella di alano...

Antonio from Italy ha detto...

Io fotografo di tutto, come ben saprai, perchè prima o poi una foto può tornare utile :-)

sistercesy ha detto...

fortissima,
mi sono fatta una sana risata,
a parte il pensarla come te,
incivili, merdosi incivili,
buona giornata,
cesy

Anonimo ha detto...

Senti. Ci hai provato già troppo. Non è la prima volta che te ne lamenti e non sarà l'ultima di certo. Cammina per strada. Sulla striscia bianca che divide le corsie, dovresti correre meno rischi e le merde non ci sono, meno qualcuno che ti manderà a quel paese perché cammini lì ;)

PaolaClara ha detto...

In effetti, Daniele , lo sto facendo da un po'. Non che vada meglio, ma evito le merde. Non gli stronzi... Ma pazienza.
Cesy , ben arrivata!
Antonio , io non ho questa abitudine, mi basta la memoria fotografica di cui son dotata...
Romins , a me la cacca di rottweiler, per quel suo non so che...
Causaeffetto , altro Daniele, bisognerà diventare strabici. Con un occhio guardi a terra e con uno le facce degli altri...

Anonimo ha detto...

beeeeciu

buon weekend

Anonimo ha detto...

ai giardini pubblici una "signora" ha fatto defecare il suo cane sul tappetino dove i bambii atterrano dallo scivolo....e pretendeva di avere ragione perchè il suo cane è un cane libero!!!
come non dirle "mavaffanculo!"
o meglio...ma porta il tuo culo lontano da noi!
certe cose escono di vero cuore anche se vorresti essere più civile di loro!
gmai

PaolaClara ha detto...

AGGIORNAMENTO CACCA!
Domenica pomeriggio una cacca con cartello diceva: "non pestatemi, sono solo uno stronzo!"
Che la mania delle cacche parlanti abbia preso il via?