21.5.11

Immagini dal mondo dei sogni

Il ramo che spunta dalla crepa nell'intonaco, o forse è una radice. Corre nascosto per emergere nella stanza color glicine, con il suo color corda, chiaro. Poi si sommerge di nuovo. Se ne va.
La donna piange la madre morta e mi regala un ficus. So chi è, anche se ora mi appare con un altro aspetto. Ma non capisco il motivo del dono. E di tutto ciò che prendo da lei.
La luna piena e il bosco e le stelle nel cielo nero. Aria tra i capelli e sul viso, il volo leggero della strega.
La fuga verso est, il rifugio da un angelo in bermuda cachi, il suo divano letto e il desiderio di salvare lui.
La chiesa dove tutti saranno torturati, le sbarre e le punte delle inferriate, le pareti di pietra intagliata. Catene scure e sussurri nel buio. L'uomo che affoga senza che ci sia acqua.
La vasca nella foresta in cui vivono strani serpenti, il bagno, i bambini e la morte che mi porto dietro.
L'albergo dalle mille scale bianche e dalle porte in noce. La stanza numero otto.
Passeggiate mano nella mano nel bosco con l'uomo dei sogni, la calma, l'amore e la gioia.
Pareti inondate di sangue, tende bianche coperte di schizzi. La luce e l'oscurità.
Una testa poggiata su un cuscino rosso sangue.
Una casa dal corridoio lungo e scuro, con stanze grandi e soffitti alti. Parquet rovinato e pareti scrostate.
Il telefono con simboli al posto dei numeri e una telefonata urgente da fare.
La statua con la testa di leone su cui ci si arrampica seguendo le impronte. Un tappeto di aghi di pino.
La caverna che sbuca in un bosco, con la sua apertura enorme e le foglie che ricoprono il suolo all'interno.
Le parole ti amo sussurrate in un orecchio mentre scivolo nel sonno...

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