21.5.11

Il caldo mi fa male, lo so.

Gli avvenimenti che in questo periodo fanno da contorno alla mia vita quotidiana (terribilmente noiosa in certi momenti, ma a guardare bene...) mi portano spesso a delle riflessioni sul mio modo di affrontare le cose.
Per esempio, come sapete, non sto a pianificare più di tanto il mio futuro. La vita mi ha insegnato che non serve, che si spreca tanta energia, a volte troppa, nel cercare di mettere in atto i nostri piani e così sprechiamo il nostro tempo in qualcosa che non si sa se avverrà mai. D'altra parte lo diceva anche John Lennon che "Life is just what happens to you, while your busy making other plans." (Beautiful boy -darling boy 1980). Quindi...
Tendenzialmente preferisco seguire la corrente, lasciarmi trasportare, senza prendermela troppo per le cose quando non vanno come decido io o come mi piacerebbe che andassero. Perché a volte la vita ti sorprende e ti porta in un posto che mai avresti pensato di frequentare. Ti fa incontrare persone che non avresti mai incontrato, ascoltare le loro storie, ti arricchisce oltremodo. E ti porta via, te le fa lasciare, ti fa andare oltre. E questo lo so fare, lo faccio anche se poi mi ricordo bene ogni momento della mia vita (e se non ricordo è perché non voglio ricordarlo) e amo perdermi nei miei ricordi più di quanto io ami guardare avanti. So lasciare andare amicizie, so lasciare gli amori che non hanno speranza pur continuando ad amare allo stesso modo le persone che allontano. So accettare la morte, le difficoltà. Le conosco, sono inevitabili. Quindi scelgo di non preoccuparmi di loro.
Perché perder tempo a preoccuparmi per qualcosa che succederà comunque? Avrò tempo per preoccuparmene quando sarà il momento. E per stare male il giusto mentre accadrà. Ma non voglio rovinarmi l'esistenza in preparazione di quei momenti.
E so ridere anche delle cose più brutte. Perché no? Da una parte sono più cinica di un tempo, forse questo è un difetto però aiuta. Seguo l'istinto e mi fido della mia pelle.
Mi perdo in fantasie per sdrammatizzare i momenti no, per non pensare troppo alle cose che non vanno. Non che io sfugga o che sia superficiale. La realtà mi annoia perché a volte è così prevedibile che non lascia spazio allo stupore. Il Maestro mi dice sempre che lo stupore è fondamentale. Forse ci devo lavorare un po', attualmente l'unica cosa che mi provoca stupore è la natura, la bellezza del cielo, delle nuvole, del vento, della pioggia, delle cime innevate o della vastità dell'oceano o del cielo stellato. La Vita che spinge e che cresce nelle crepe di un muro, nell'asfalto, nel deserto. La complessità di ogni essere vivente.
Certe volte mi sento aliena, quando dico che non voglio invecchiare e che trovo innaturale prolungare la vita il più possibile. Perché lasciarsi andare per me significa vivere appieno ogni istante finché ci sono istanti, poi verrà quel che verrà. Magari al prossimo giro sarò una pianta, o un pesce, un rettile o un uccello. Per me non è importante. Per me niente è così importante, niente che possa limitare la mia mente. Purtroppo resto così terribilmente umana...

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