11.12.08

Aspettative

Come anche per altri argomenti, mi tocca cominciare con un "non so perché".
Io scateno aspettative. Sempre fatto.
In un modo o nell'altro, fin dai primi passi, gli altri si aspettano cose da me. Normale, dite.
Mia nonna mi ha insegnato a scrivere (con la mano giusta, che io di natura sarei mancina), a tenere un pennello in mano, a scatenare la mia fantasia. Forse si aspettava che diventassi una artista in tenera età. In effetti... (alle elementari ho scritto un tema in versi e sono un tipo creativo). I genitori, ovvio, avevano le loro. Più o meno pressanti.
Gli insegnanti a scuola volevano che io fossi la migliore sempre, mentre io volevo solo essere normale. Evitare i compiti, le interrogazioni, i pomeriggi a studiare. Avrei voluto divertirmi, ad esempio. Non trovarmi perennemente come termine di paragone per le compagne di classe che già non mi cagavano manco di striscio. Gli insegnanti si aspettavano che io mi comportassi da prima della classe, che avessi a cuore una carriera scolastica da 10/60/110 e lode. Invece a me non poteva importare di meno.
Quando facevo danza molti si aspettavano che io mi mettessi in competizione con le mie colleghe, mentre a me bastava poter ballare, imparare tutte le coreografie possibili, poter salire su un palco. Uno solo tra i miei insegnanti lo ha capito. Uno solo mi ha detto che sarei stata una buona ballerina professionista. Non una star, non l'etoile. Nemmeno una prima ballerina. Ma una professionista. Lui si aspettava da me solo quello che potevo dargli. L'unico.
I miei fidanzati/innamorati/amanti/storie da una sera/baci rubati, tutti e **, mi hanno guardata e hanno visto qualcun altra... Non ero io.
Vi pare, ad esempio, che una aspirante ballerina con un buon Q.I. e una discreta educazione/cultura avrebbe potuto sposare a 15 anni un aiuto cuoco? (Scaricato al volo dopo la richiesta) Certo che no.
Ma non è solo questione di richieste impossibili, no. La questione è che nessuno ha mai preso in considerazione la persona che sono. Vedevano in me quello che volevano loro. Un giocattolino, una che si può e deve manovrare, una che può essere solo felice ad avere un futuro qualunque.
Ce l'avevo già un futuro qualunque. Anche da sola.
Tutti a decidere cosa e come e perché dovevo fare. Con chi dovevo parlare, con che abbigliamento dovevo uscire, quali progetti portare avanti, quali speranze coltivare. Quanto dovevo mangiare, cosa dovevo scrivere nelle mie lettere, quando dovevo reagire e quando no. Tutti a pensare al sistema migliore per togliermi la vita. La libertà. I sogni. La dignità. Tutti a cercare di farmi sentire una merda, perché loro avevano voglia di gestirmi come gli pareva. Se io non ero d'accordo, se non stavo bene, se chiedevo qualcosa di più o di diverso, se manifestavo lati del carattere, non obbedivo, non mi accontentavo... così non andavo bene.
E giù mazzate. Commenti, cattiverie, battute. Qualche schiaffo, piccole vendette.
Va bene, io sono un tipo accomodante. Faccio poche richieste e cerco di non avere da discutere ogni volta. Di solito amo chiedere le cose una volta sola. Mi piace che le persone mi ascoltino quando parlo e che capiscano quando chiedo qualcosa.
Anche al lavoro, stessa storia. Io mi assumo le mie responsabilità, ma quando chiedo qualcosa si tergiversa sempre. Che sia l'istruzione data alla nuova arrivata, che sia evitare un discorso inutile, che sia la richiesta di un piccolo aumento. Si fa finta di niente. Perché tanto io sono buona. Tanto non reagisco, tanto non creo problemi.
Quanto vorrei un machete!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Avevo una gemella e non l'ho mai saputo!
Nonnacarina.splinder.com

Anonimo ha detto...

purtroppo la gente si aspetta sempre qualcosa e alla fine ci dimentichiamo di essere noi stessi..

PaolaClara ha detto...

Nonnacarina , chissà quanti siamo nella stessa condizione...
Causaeffetto , la cosa grave è che poi anche noi abbiamo delle aspettative nei confronti degli altri, così ci roviniamo tante relazioni...

Anonimo ha detto...

Devo aspettarmi una scena stile Un giorno di ordinaria follia?

PaolaClara ha detto...

Non si può mai sapere...

PaolaClara ha detto...

Non si può mai sapere...