1.10.14

Ora

La cosa più bella che mi hanno detto questa settimana è che io sono come una foresta e che una foresta non ci sta in un bilocale. Su tutti i significati che questa cosa, dettata sicuramente da un'overdose di farmaci per la tosse e affermazione della mia amica nottambula Tatiana, che ha modi tutti suoi per dire le cose, sorvolerei o quantomeno ci penserei su a lungo in altro momento.
In ogni caso è vero. Ho energia che qui non ci sta. Mi si rivolta contro e non dormo e non produco perché non dormo e non dormo perché non produco.

La cosa più brutta che mi hanno detto riguarda un abuso subito, siamo un bel club noialtre. Ovunque mi giri ne scopro qualcuna. E non so, perché se parlassi con uomini a lungo probabilmente sentirei da loro le stesse cose. A me tutti finiscono per raccontare di tutto. Sono un porto sicuro, non giudico, accolgo e proteggo segreti. A volte mi pesa ma è il mio "dono". Ascolto con tutte le cellule.

Nel mezzo troppe cose inutili, sono stanca.
Vorrei che questo cambiamento avvenisse in fretta invece di venir giù a goccioline che oltretutto mi rovinano il pavimento. Non ho più voglia di piangere.
Non ho più voglia di sorridere in modo finto.
Non ho voglia di ammiccare per necessità.
Non ho voglia di lavorare.
Non ho voglia di perdere tempo.
Non ho voglia di fare le cose che non mi interessano.
Non ho voglia di ascoltare gente che si lamenta.
Non ho voglia di aspettare il giorno giusto.

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