6.3.11

Il sogno di Trento, tempo fa.

Cammino nella luce. I capelli rasati quasi fino a sparire, un abito rosso scuro e giallo oro addosso.
Il maestro mi cammina a fianco, intorno la folla. C'è il sole, qui fuori. Le montagne sono lì a proteggerci, forti, eterne, roccia che vive. Tante domande, tanta gente, il calore del sole. Poi giù.
La chiazza si allarga sul petto. Mi giro, sta bene. Sono stata roccia per lui. Lo sguardo si perde in mille domande e non cerco alcuna risposta se non incrociare i suoi occhi. Per la pace. 

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