12.3.10

Potrebbi , ma non mi impegno...

Da sempre il mio problema è questo.
Un po' perché non sono una persona competitiva. Non mi importa di arrivare prima di altri. O meglio, mi importa solo in certi momenti e per certe cose, ma dura talmente poco che a volte non faccio in tempo a competere. Mi passa così come è arrivata. E bon.
Da un altro punto di vista, fatico a considerare importanti tante, forse troppe cose. Non solo non le trovo importanti, ma perdono d'interesse non appena capisco il meccanismo.
O quando in qualche modo mi deludono. Come l'università.
Sì, ho dato la metà degli esami più uno, buona parte dei quali senza fare più che leggere i libri assegnati. Voti dal 30 e lode al 25. Una sola volta mi hanno detto che per non rovinare la media era meglio riprovarci, ma non l'ho fatto. Un solo esame andato male (ma era latino, quindi...).
Alle superiori, il poco che le ho frequentate, stesso discorso.
Alle medie temo di non aver aperto un libro nonostante gli esami annuali.
Non me ne vanto, anzi. In un certo senso mi dispiace di non aver fatto un po' di più. Mi sarebbe costato un leggero sforzo e i risultati ci sarebbero stati.
Stessa cosa con la danza. Dopo essermi ammazzata i primi anni per arrivare al livello degli altri, stop. Mi sono fermata al loro livello, senza chiedermi di più. Idem col canto, con il disegno, con la pittura, con il lavoro.
E continuo.
Lascio tutto a un livello accettabile, vado a ispirazione. Tento di scrivere una cosa, ma se non ho voglia lascio lì per giorni, settimane... E perdo tempo, perdo occasioni, perché alla fine credo di non dover dimostrare niente a nessuno.
Solo che alcune cose tra quelle che faccio non le faccio per dimostrare agli altri che sono figa. Le faccio perché mi piacciono, perché in un certo senso sono importanti per me.
Allora perché non sono mai così importanti da farmi fare quel pizzico di sforzo in più?

5 commenti:

Fata ha detto...

A voltenasce un'inspiegabile quanto inconscia paura di riuscire... e si rischia di auto-boicottarsi...
Ma sono sicura che trovata la tua strada -che penso di intuire quale sia- la seguirai fino in fondo!!!

mr.zugo ha detto...

Fata a detto tutto... ma di una cosa sono certo, l'eccellenza non è nei titoli o nei premi, ma proprio per questo "alcune cose" devono essere portate a termine anche a condizione di competere!

Grilloz ha detto...

a me dopo un po' le cose vengono a noia....

pyperita ha detto...

Forse non sei abbastanza motivata, oppure riesci comunque e non pensi che valga la pena fare ulteriori sforzi.

PaolaClara ha detto...

Fata , la paura di riuscire ce l'avevo con le cose che ritenevo importanti, soprattutto la danza e ora la scrittura. Che di idee sono piena, ma quando potrei scrivere mi viene in mente di dipingere, o viceversa... Che testa!
Zugo , mi riesce così difficile... competere (che poi sono anche un Leone, ma niente da fare) mi pesa tantissimo.
Grilloz , il problema è proprio la noia. Ma siccome succede con qualsiasi cosa, anche con quelle che ami davvero, mi chiedo se non sia una sorta di sindrome da Emma Bovary... O Alice, che dir si voglia. Una fuga dalla realtà noiosa per un mondo di opportunità che posso anche lasciare a metà.
Pyperita , in effetti il fatto di riuscire col minimo sforzo non mi ha aiutata granché, le uniche cose per cui ho lottato erano quelle che mi riuscivano peggio, ma poi ho mollato anche quelle. Forse è vero che non voglio emergere.