23.7.09

Con le unghie e coi denti

Un giorno capita.
Un giorno a caso, mentre tu stai facendo del tuo meglio. Quando magari hai a un tiro di schioppo la realizzazione del tuo sogno, cosa per cui hai lottato con unghie e denti per anni. Quando magari il tuo sogno ti ha permesso di andare avanti nonostante tutto e tutti, anche nonostante te stessa.
Un giorno capita che qualcosa dentro di te si rompa, irrimediabilmente, senza un motivo apparente, senza che tu sia preparata, senza che te ne accorga.
Lo strappo è invisibile, ma c'è. Si alimenta con qualsiasi cosa, detta, non detta, fatta o meno, sentita, provata. Ogni piccola incertezza diventa enorme e tutto comincia a crollare.
Ma tu non te ne rendi conto, perché in realtà lo strappo s'è aperto da tempo. Da tempo tu hai iniziato a scivolare senza rendertene conto. A lasciare che le cose andassero sempre per il verso sbagliato, a non reagire alle parole, alle azioni degli altri, quelle che ti hanno ferita.
Hai iniziato a dare ragione a chi diceva male di te. Per invidia, cattiveria. Per qualsiasi motivo. Ma tu dai loro ragione. In qualche modo bizzarro lo fai, senza nemmeno pensare.
Lo dai per scontato, in una piccola parte della tua mente la stupida sei tu. Quella che ci ha creduto, che ha pensato di poter avere un sogno, una vita diversa, scelta per passione.
Stupida. A crederci, a credere a quelli che ci credevano con te.
La fiducia nel mondo è svanita. Ma non te ne accorgi. Non lo sai. E continui a credere alle parole cattive, perché vuoi che abbiano ragione. Perchè sei tu che sei sbagliata, tu che sei illusa, stupida all'ennesima potenza.
Prende il sopravvento quella parte di te che aspettava nel buio, quella che ti ha sempre ostacolata. Quella che ti detesta, che non può vederti felice, che non ti perdona gli errori e che ti punisce per quello che sei. E che non sei.
Ma è una parte di te, tu di te ti fidi e vai avanti. Le credi.
Lasci che faccia lei che sa. Che ti faccia scontare tutto quello che devi scontare, che ti punisca. Lasci che qualcuno ti tratti come una bestia e strisci ai suoi piedi perché ha ragione. Ti vedi già peggio di quello che sei e non fai nulla per cambiare.
E vorresti sparire, diventare invisibile, indesiderabile. Ti nascondi dentro te stessa, senza darti una possibilità. Perchè non te ne rendi conto, ma ci sei dentro fino al collo.
E quando un giorno magicamente ti svegli, ti rendi conto che hai 20 kg più del dovuto addosso e che non c'è più un sogno tranne quello consumato di anni prima. Che non sei più a un passo dalla realizzazione, ma a miglia di distanza anche da te stessa.
E ti svegli, e sprofondi ancora, ti risvegli e poi sprofondi. Il tempo è passato, tu non sei più nè una nè l'altra persona. Non sei nessuno, niente. Sei invisibile, quasi. Manco ti guardi negli occhi allo specchio, perché non ti riconosci più. Ti manca un sogno, ti manca la forza, ti manca il cuore.
Manca la speranza.
Non c'è un motivo per cui lottare, non c'è niente per cui tornare sui propri passi e ricominciare qualsiasi cosa. Non hai voglia di ricominciare.
Ed è brutto, perché ti capita a vent'anni, quando potresti conquistarti tutto, con le unghie e coi denti come hai sempre fatto. E ti svegli che ne hai 22, poi 23, 25, 26...
Brutto, perché quando ti svegli del tutto ti rendi conto di cosa è successo e non puoi amarti per aver permesso a te stessa di distruggerti.
E ti tocca ricominciare, ma sul serio.

10 commenti:

branzino ha detto...

autostima, a volte è poca (la mia è piccolissima). ma non è ineluttabile il destino. si può ricominciare, con una presa di coscienza è come ripartire. senza guardare indietro, senza pensare, senza nulla. con le unghie e con i denti ti riprendi in mano la vita. è una bella avventura anche questa.

PaolaClara ha detto...

Era più che altro una rivisitazione di quel che mi è passato per la testa ormai vent'anni fa, che mi ha cambiato certo la vita.
Da un lato sono decisamente contenta di ciò che sono diventata, dall'altro potevo risparmiarmi questo e altro reagendo. Solo reagendo al momento giusto, invece di sprofondare...

branzino ha detto...

si sprofonda, a volte sono abissi e sembra tutto nero. e poi la luce arriva di nuovo quando tutto sembra perso. piano piano.
(parlo per me)

PaolaClara ha detto...

Quello che mi scoccia è l'aver perso completamente il contatto con me per così tanto tempo e il non essermi perdonata cose che non dipendevano da me.
Mi scoccia che per essere quello che sono io abbia dovuto rinunciare a così tante cose, senza che fosse davvero necessario.

Anonimo ha detto...

Questo è l'inesorabile avvicinarsi dei 40 anni.......
(Da leggere con tono fantozziano)
Loretta62

pyperita ha detto...

Spesso i peggiori nemici di noi stessi siamo proprio noi, anche se a volte attribuiamo la responsabilità di scelte, o non scelte, agli altri.

Romins ha detto...

Concordo ironicamente con Loretta, ma tu qui descrivi il mio stato d'animo attuale, praticamente.
Io in te vedo una persona splendidamente realizzata in te stessa, ma magari la mia opinione non conta.
Tanti sogni realizzati, tanti nel cassetto, tante passioni coltivate.
Pensa se non avessi mai ballato, mai disegnato, mai scritto, solo per la paura di non essere in grado di ballare, scrivere, disegnare.
Vado fuori tema, come al solito...
Ma io questo post me lo stampo e lo tengo nell'agenda.

PaolaClara ha detto...

Grazie, Loretta , per avermelo ricordato...
In effetti, Pyperita , spesso mi chiedo che cosa avrei realizzato se non mi fosse successo quel che ha scatenato quella crisi depressiva vent'anni fa...
Romins , indubbiamente quello che sono ora è dipeso anche da ciò che sono stata e ciò che ho vissuto. Per questo in un certo senso sono grata a quella crisi depressiva. Se non l'avessi avuta avrei continuato a ballare, a disegnare, a cantare, a scrivere e magari ne avrei fatta una professione come desideravo. Se non l'avessi avuta non avrei dato una mazzata al mio metabolismo e non starei a guardare con sospetto la bilancia prima di salirci.
Con ciò non dico che ora come ora io non sia decisamente soddisfatta di molte parti di me, magari non tutte...

PaolaClara ha detto...

In ogni caso seguirà presto un post sulle conseguenze della crisi, o meglio sul susseguirsi degli eventi.

Anonimo ha detto...

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