17.4.07

J&J - 1 - Cacciatori

Nel suo nascondiglio, l'uomo tremò. Le notti erano ancora fredde e l'umidità intaccava ogni parte del corpo. Sapeva di doversi muovere e di doverlo fare in fretta. Col buio tutto era più facile.
Da qualche parte, in quella dimensione o in un'altra, Jane stava combattendo la sua battaglia con il virus. Nessuno era certo della sua sopravvivenza. Dipendeva tutto da lei.
Lui, una volta certo di esser solo, si mosse. Non aveva altra scelta, doveva raggiungere il Centro prima dell'alba. Doveva farlo per Jane, perchè se non avesse fermato il virus lui avrebbe dovuto ucciderla. Come ogni altro che era stato infettato. Non poteva permettere che una donna con le sue capacità divenisse succube dei persuasori, se non una di loro. In fondo nessuno sapeva ancora quali fossero le caratteristiche che permettevano il mutamento.
Avevano combattuto insieme diverse volte da quando tutto era cominciato. Si erano trovati di colpo nell'altra dimensione e li avevano visti, poi si erano visti e avevano capito che cosa dovevano fare. Combattere fino all'ultimo respiro, fino all'ultimo mostro.
Dopo averne eliminati alcuni e messo in fuga i restanti persuasori, avevano contato le vittime, gli infetti. Loro erano molto veloci, non si riusciva a fermarli senza vittime. E di vittime ce n'erano sempre in quantità.
Jane e quell'uomo che ancora non conosceva non sapevano niente dei persuasori, fino ad allora. Poi ne seppero fin troppo. La Clinica trovò entrambi, non si sa come. Avevano un apparecchio, forse, che captava le onde della loro trance.
Da quel momento Jane e Jack erano diventati dei cacciatori. Non avevano mai smesso di uccidere i mostri nell'altra dimensione, dalla loro postazione al Centro.
Jack era solo ed al freddo. Ora.
Attraversò la piazza e si avviò verso il gruppo di case non illuminate. Dove non c'era vita, non c'erano nemmeno i persuasori. Avrebbe continuato a camminare fino al centro, fino all'alba. Fino a Jane, in ogni caso. Era stato lontano troppo a lungo e la sua ricerca non aveva fruttato.
Accidenti a lui, in parte era colpa sua se Jane era in quello stato, non avrebbe dovuto lasciarla sola nemmeno un istante, laggiù.
Camminò e camminò, ora dopo ora, mentre lontano il cielo cominciava a schiarirsi. Era tardi, sempre più tardi, ed il Centro era ancora distante. Jack cominciò a sperare che non lo vedessero. Gli infetti di solito non avevano una gran vista, ma nella mutazione acquistavano forza e in quella dimensione lui non era abbastanza veloce. Doveva arrivare prima della rivolta. Salvare il salvabile, portare via Jane e gli altri cacciatori, salvarsi.
Aveva sbagliato di grosso credendo di essere abbastanza preparato. Era sempre stato una testa calda e questo era l'ennesimo errore. Se suo padre fosse stato vivo non gliel'avrebbe perdonata. Si era lasciato attirare in una trappola e un persuasore l'aveva portato via...

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