20.3.13

Riflessione post post post (ma post che?)

Che il fatto che io cominci a ragionare sui testi di Vasco Rossi o che ne trovi di ragionevoli è già segno che dovreste preoccuparvi. Ma al di là di questo, stamattina ascoltando il poco di radio che la mia location lavorativa sotterranea mi permette, mi è successo di sentire "Un senso", canzone che in sè non mi ha mai detto molto e che ancora non mi dice.
Però c'è questo passaggio: "Sai che cosa penso, che se non ha un senso, domani arriverà, domani arriverà lo stesso... "
Ecco, mi son messa a pensare a quanto tempo sprechiamo a cercare di dare un senso a tutto ciò che ci capita per avere delle sicurezze in più e che in realtà tutto questo arrovellarsi non serve granché. Che noi capiamo o meno, che noi indaghiamo a fondo o meno, domani arriva lo stesso.
Con ciò non voglio dire che bisogna smettere di pensare e ragionare su ciò che ci accade, ma che a volte se anche non lo capiamo in definitiva non è così importante, perché c'è domani. Domani potremmo capire, oppure no. Domani potrebbe cambiare tutto. Domani potremmo innamorarci follemente pur non avendo mai creduto all'amore, o smettere di sognare perché in fondo la realtà è altra cosa, o capire che ciò che vogliamo è a mille miglia da noi e che per quanto stiamo lì a preoccuparci di comprendere i disegni del destino magari ora non possiamo fare assolutamente nulla. O come direbbe un Guzzanti a caso: "la risposta è dentro di te ma è sbagliata."
Con questo chiudo. Vado a terminare il romanzo (terminare, magari) che vorrei mandare a un concorso. Che fino ai primi di Aprile non saprò com'è andato il vecchio e fino a quasi metà Maggio non saprò del torneo... Quindi...
Voglio trovare un senso a ciò che scrivo anche se ciò che scrivo un senso (spesso) non ce l'ha...

Nessun commento: