1.12.16

La vocina

Sto crescendo, sto cambiando, il mio cuore ha paura.

Sono più forte di un tempo.

Ero lì che le guardavo. Belle, sul palco, sensuali (no, vabbè, alcune sensuali quanto un calzino ma anche questa cosa è talmente soggettiva...) e quasi sicure - che sicure non si è mai davvero anche se ognuna maschera a modo suo.


Le guardavo ballare e mi dicevo: "fanculo, devo smettere di preoccuparmi del mio aspetto".

Mi dicevo: "Ora si torna a casa e si comincia a lavorare sodo, perché ad aprile tocca a me e stavolta voglio dare il massimo".
Mi dicevo: "Io sono brava".

E sono tornata, carica di idee e di energia.
Ed è tornata anche lei: la vocina.

Stavolta l'ho beccata. Qualche danno l'ha fatto ma non voglio che mi rovini la festa. Lei vuole che smetta e che mi rinchiuda in un angolino a pensare di non potermi meritare di più.

La vocina quello fa: ti bisbiglia all'orecchio che non sei niente.
Ti dice: "Dove pensi di andare?", "Non lo vedi che sei ridicola?", "Non vorrai mica farti una figuraccia?"

Lo fa anche e soprattutto quando tu invece puoi farcela.
Lo fa per impedirti di sentirti bene.
Lo fa perché non puoi permetterti di essere felice.
Lo fa perché la felicità fa paura. 

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