20.12.10

Piccolo sfogo nel tempo che non c'è

Non riesco a scrivere, se non poesie - tra l'altro diverse dalle mie solite, che non è un dramma - mentre vorrei immergermi nel mondo cupo di Jane, dove il nemico ti permette un confronto.
Immergermi come qualche mese fa, con i Pink Floyd o i Muse, i Chemical Brothers, i Temper Trap nelle orecchie; buttata in una corsa in moto, in un feroce corpo a corpo, in un tenero approccio, in visioni e voci inquietanti.
Quello è il mondo che mi appartiene. Quello con i mostri, con le spade e le pistole. Quello che si muove nella notte della mia mente. Vorrei salvare Jack, far riunire due fratelli maledetti, trovare la mente criminale che ha dato vita a tutto ciò. Carezzare ancora una volta le labbra di David, l'uomo sbagliato. Prima della fine, del naturale svolgersi degli eventi, così come loro stessi vorranno accadere.
Voglio ricominciare a scrivere. Voglio tornare là. Qui mi stanco soltanto.

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