26.1.09

Si legge

Tempo fa, quando ancora frequentavo l'ultimo anno delle superiori, il nostro grandioso prof di religione (ne ho avuti due che davvero valeva la pena di ascoltare, peccato per tutti gli altri...) ci faceva notare che nel medioevo, nel rinascimento e anche fino a pochi decenni fa in chiesa c'era un cartello con scritto "vietato sputare". Come a dire che la norma fosse lo sputacchio libero e che ci fosse bisogno di una "legge" per evitare che lo si facesse nei luoghi consacrati.
Da quel momento ho spesso fatto caso a tutto ciò che leggo.
Come sui mezzi pubblici.
C'è scritto di lasciare il posto a sedere ad anziani, invalidi e donne. Donne come categoria protetta. Donne come invalidi, come no. Va da sè che la cosa a me non piace. Sono una donna e me ne sto in piedi quanto gli altri. Non vedo perché dovrei avere un vantaggio perché secondo qualcuno io non posso stare in piedi. Capisco la cavalleria. Mio marito, se c'è un posto solo fa sedere me, ovvio. Ma non lo pretendo da altri, perché fintanto che riesco a prendere un tram, a camminare, voglio farlo come gli altri. Non voglio distinzioni perché sono nata femmina anziché maschio. E questo vale per me. Che sono donna e che ho la mia bella quarantina d'anni (ben portati).
Aldilà della considerazione sulle pari opportunità, però, c'è da dire che per il resto è ben triste che ci sia bisogno di un cartello per far pensare alla gente che una signora col pancione magari sta meglio seduta, o che un anziano, o un signore col bastone, le stampelle, o non vedente magari apprezzerebbero un gesto di cortesia. E ragazzini dai jeans calati alle ginocchia li guardano come se fossero scarafaggi. Perché l'educazione sembra sparita dalla faccia del pianeta. E ciò mi sembra sconfortante. Come quelli che ti lavano passando nelle pozzanghere e ti lasciano lì nell'uragano col tuo ombrello pieghevole finché non cessa il traffico. Ma tu non passi mai. Non te lo lasciano fare. Sarebbe bello. Uno dice: "io sono a piedi, tu sei al coperto e al calduccio... non è che magari... no".
E si legge ancora, su alcuni mezzi un po' meno recenti (perché su quelli recenti a certe cose non si fa caso) che la bestemmia è reato. Perché, il borseggio no? E le molestie di quelli che ti si spalmano addosso a pisello duro e tu non puoi far niente perché il bus è pieno? Beh, no, forse le molestie non sono un reato... Una volta, anni fa, mi è capitato di sentire chiaramente una mano tra le gambe mentre scendevo dal 68, ma tempo di poggiare i piedi a terra e girarmi e mi sono trovata a urlare contro la porta chiusa. Sparito. Spero almeno fosse soddisfatto.
Ma che paese è quello dove ti devono ricordare continuamente delle cose ovvie? Che paese è quello in cui non esiste rispetto o educazione. Che paese è quello in cui si sa tutto di qualsiasi cosa e non si conoscono i contraccettivi? In cui chiunque ti passa messaggi contrastanti (vedi oggi: crisi si, crisi no. Che dobbiamo dire: crisi forse?) e tu non puoi avere dubbi. In cui siamo schiavi e scioccamente convinti di essere liberi? Come nel film "L'uomo che visse nel futuro" (o il remake, "La macchina del tempo") in cui i bellissimi Eloi erano trattati come principi dai Morlock, che invece se li mangiavano uno ad uno. Siamo messi così. Da fantascienza.
Chissà se prima o poi leggeremo qualcosa di diverso sui nostri mezzi pubblici?

8 commenti:

Antonio from Italy ha detto...

In America sui bus è vietato bere, mangiare, parlare, ascoltare musica e cantare, oltre che fumare e altre cose.
Ricordo una pubblicità della Coca-Cola in cui si vedeva un ragazzo che beveva dalla lattina, con le cuffie in testa e cantava insieme alla sua radiolina.

Tutto quel che dici è vero, si è perso tutto il rispetto, l'educazione e il buon senso. Tutto giù nello scarico del water e devo dire che i ragazzini moderni sono bravissimi a tirare l'acqua!

PaolaClara ha detto...

Oh si, e con quanta soddisfazione lo fanno... Così contenti di dimostrare che lo sanno fare senza problemi!

Anonimo ha detto...

mah..l'educazione dovrebbe essere qualcosa da non ricordare da nessuna parte..ma siamo cafoni nell'animo noi italiani e lo siamo sempre stati..però è vera una cosa..se c'è un posto libero e c'è una donna..io generalmente la faccio sedere perchè è giusto che sia così..non per mancanza di rispetto ma perchè in quanto uomo è un gesto che sento di dover fare..cavalleria forse, ma un gesto carino non si nega mai

PaolaClara ha detto...

Causaeffetto , lo so che è carino, ma un conto è se uno lo fa di spontanea volontà e un altro è se lo fa perché c'è scritto su un cartello. Certo, oggi come oggi, lo fa solo chi lo farebbe comunque...

Anonimo ha detto...

Guarda, rientro orora dagli USA. Devi sapere che i manuali lì scrivono delle cose assurde. Comprai un forno a microonde. Ci credi che c'era scritto di non infilarci cani dentro? Ora, a meno che negli USA non sia usuale infilare cani nel frigo e nel forno, e quindi per non farli mettere anche nel microonde bisogni precisarlo, credo che un indicazione su dove poter o non poter sputare non indichi affatto che in quel periodo sputare fosse un'attività comunissima ma che la Chiesa volesse apparire un luogo più sacro attraverso un'ndicazione sulla buona educazione. Ed è così che i pulman potrebbero anche scrivere di scorreggiare piano, o di non mettere le dita nel naso degli altri passeggeri (paganti), perché alla fine non c'è sanzione per chi non fa sedere un anziano. Non son leggi, sono più dei suggerimenti. Nessuno ne trae vantaggio in realtà, ma vuoi mettere però che a essere moralisti ci si fa sempre una bella figura?

Ciao clà. Alla prossima.

Ps: "ben portati"... dobbiam fidarci?

Pps: Noto solo ora che non sono tra i tuoi Keyboard Friends. Un cuore infranto...

PaolaClara ha detto...

Daniele , innanzitutto ben tornato. Per la tua mancanza nei keyboard frienda rimedio, giuro. Non sono molto attenta alla gestione ultimamente... Per l'età me ne danno regolarmente almeno 8 in meno, se non 10. Per i manuali e i suggerimenti USA capisco. Per i suggerimenti qui anche, ma non mi piacciono...

Anonimo ha detto...

Hai ragione , purtroppo non solo nei mezzi pubblici ma anche fuori tra i giovani sopratutto non ci sono più valori , non c'è più educazione di base a cominciare dalle trasmissioni televisive e sopratutto dai telegiornali però siamo evoluti , sappiamo tutti usare i computer , andare su internet già da bambini ! che pena !

Anonimo ha detto...

Sono perfettamente daccordo con te, c'è bisogno davvero di normare tutto, anche il buon senso ci deve guidare. Ma quello poco si può, davvero.


buona giornata