14.5.20

Noi e loro

Il mondo ci vuole contrapposti.
La nostra mente ci vuole contrapposti.
La nostra paura ci vuole contrapposti.


Ci siamo noi e ci sono loro.
Ci sono io e c'è chi è altro da me. C'è ciò che è mio, c'è cosa riguarda solo me.
Ci sono io, gli altri sono un problema.


Anni di buddismo mi hanno insegnato che nella vita tutto è interconnesso.
Allora qual è il punto?
La paura.
Solo la paura è in grado di governare così bene la sensazione di divisione dal mondo. Io non so spiegare, non ho le parole, non ho conoscenza. Non ho un testo cui appigliarmi. Ma vedo.

Questa paura che hanno usato contro di noi per anni sta facendo effetto. Ci guardiamo tutti con diffidenza, puntiamo il dito, allontaniamo.
Non siamo più disposti a vivere.
Non siamo più capaci di restare da soli eppure mai come ora ho respirato tanta distanza dagli altri che diciamo mancarci.
Non è così che deve funzionare.

Il meccanismo serve a sopravvivere, a far sopravvivere un Io. Ma tanti Io non fanno un Noi da tempo. Tanti Io restano separati e negano il mondo.
Quanto odio, quanta rabbia, quanta paura.
Come siamo finiti quaggiù?

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